L’arte della gastronomia
Il taglio del prosciutto a coltello
Il taglio al coltello nasce per necessità, in quanto prima non esistevano le affettatrici e l’unico modo per degustare il prosciutto era con questa modalità. L’affettatrice in questi anni ha fatto da padrona sia per motivi di resa e praticità, sia soprattutto per la velocità nel servizio. Il taglio al coltello è ritornato in auge di recente perchè consente di dare una marcia in più alla degustazione di un prosciutto. Prima di impugnare un coltello però è necessario aver fatto tanta pratica e soprattutto acquisire estrema precisione nel taglio.
La nostra arte!
Il taglio del prosciutto a coltello è un’arte che si impara e che si esercita con il tempo, acquisendo rapidità del taglio, perfezione nel taglio di fette geometriche e coreografia nella presentazione delle stesse nel piatto.
La particolarità dell’affettatura a coltello sta nel fatto che il salumiere può di volta in volta offrire una parte distinta del prosciutto al proprio cliente: può decidere se servire la parte più dolce (il gambuccio), la parte più saporita (la punta), la parte più equilibrata (la parte centrale) o se utilizzare la parte più magra (per clienti attenti alla dieta) o quella più grassa (per clienti gourmet).